A conclusione di un evento partito male, un tale di nome Meredith Hunter si fece largo fra il pubblico e, armato di pistola, esplose un colpo, per venir poi immediatamente respinto dal palco e mortalmente ferito a coltellate da Alan Passaro, un Hell's Angel intervenuto, che verrà poi assolto dal tribunale nel 1972 per legittima difesa[6].
Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 4 ott 2020 alle 11:17.
Mi piace: 3234. Vi erano molti club "fuorilegge", tutti contraddistinti da nomi irriverenti e rabbiosi, come i Pissed-Off Bastards Of Bloomington (POBOB), gli Outlaws MC (tuttora esistenti), i Market Street Commandos MC, i Gypsy Jokers MC (anch'essi tuttora esistenti), i Satan's Slaves MC, e i Booze Fighters MC (anch'essi tuttora in attività). Tutti elementi, a detta degli attuali Hells Angels, completamente frutto di fumose ed inattendibili leggende di guerra, in realtà per niente confermate dai dati concreti delle ricerche storiche effettuate sinora (rimane, tra l'altro, senza una conferma precisa l'ipotesi che alcuni membri dei vecchi Pissed-Off Bastards Of Bloomington avessero realmente fatto parte dello stormo di bombardieri B-17 nominato, per l'appunto, Hell's Angels dal Capitano Baldwin).
Va da sé che se si entra nei loro ambienti bisogna rispettarne tutte le regole. Congratulazioni adi Adriano 81 Southernland Alessandro 81Southernland e Antonio 81 Southernland benvenuti in famiglia L&R... Benvenuti ai nuovi fratelli HAMC SOUTHERNLAND ALESSANDRO81 ANTONIO81 E ADRIANO81!!
non aveva previsto fu che i vari motociclisti che formavano i molti "club fuorilegge" considerarono questa affermazione come una sorta di vero e proprio riconoscimento d'onore. Anche in Europa gli Hells Angels hanno incontrato diverse difficoltà, a cominciare da quella che viene ricordata come "La grande guerra biker del nord", un periodo incluso tra il 1994 e il 1997 durante il quale gli Hells Angels hanno avuto un lungo rapporto di guerra con un altro club rivale, i Bandidos MC, nati da una scissione proprio degli Hells Angels, originari del Texas e stabilitisi anch'essi in Europa. Dieci arresti, sequestrate armi, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Hells_Angels&oldid=115861843, Voci non biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo.
HELLS ANGELS®, HAMC®, and the Death Heads (winged skull logos)® are trademarks owned by Hells Angels Motorcycle Corporation, registered and/or applications pending in the United States, Europe, China and many other countries. Death Heads (winged skull logos) © Unpublished Hells Angels Motorcycle Corporation. Un modello di motociclo che partiva dal telaio delle famose Harley-Davidson degli anni Cinquanta e Sessanta (del tipo in dotazione alla polizia statunitense, e che veniva denominato full dresser nel gergo dei motociclisti, ovverosia un motore ancora completo di accessori e meccaniche "superflue"), il quale veniva liberato (da qui l'uso del termine "chopper") da tutte le varie meccaniche accessorie come i parabrezza, i parafanghi anteriori, le borse da viaggio, ecc. Il nome deriva da un film del 1930 con Ben Lyon e Jean Harlow; diretta e prodotta da Howard Hughes, la pellicola Gli angeli dell'inferno narrava la storia di un gruppo di aviatori della prima guerra mondiale. in alcuni paesi e/o in alcuni gruppi si deve possedere una Harley-Davidson; se il candidato è ancora interessato ed è stato valutato come accettabile gli può essere chiesto di passare alla, alla fine di questa fase viene classificato. In seguito ad un paio di manifestazioni indette dall'A.M.A., durante le quali accaddero disordini e risse, per lo più causati da appartenenti ai suddetti "club fuorilegge" che intervennero in questi raduni senza alcuna autorizzazione o invito ufficiale (come nel caso del famigerato raduno californiano di Hollister, avvenuto nel 1947, il quale ha costituito l'ispirazione principale per la famosa pellicola de Il selvaggio con Marlon Brando), la stessa A.M.A., cercando di difendersi dagli attacchi della stampa statunitense del tempo, la quale tendeva ad individuare in tutto l'insieme indistinto dei motociclisti la causa di tali disordini, produsse una dichiarazione ufficiale nella quale, generalisticamente, si affermava che il 99% dei proprietari di moto era costituito da "gente per bene", mentre solo l'1% era formato da individui tendenti a comportamenti criminosi e ad atti di vandalismo e disturbo della quiete pubblica.